• Pensieri e Parole
  • Viaggiare con la fantasia
  • Occhio sul mondo
  • Lo sfogo della Domenica
  • Note di vita
    • Storia di una passione
    • Chi sono
    • Contatti

Articoli recenti

  • Lo specchio che non riflette
  • Il silenzio dei centri storici
  • Il pacchetto al telefono
  • La ruggine sui binari
  • Il lago è tratto (e l’Italia da amare)
  • L’acqua sotto i ponti
  • Il mostro di pietra e quello invisibile
  • Le notti di Visso
  • Fuoco? No: acqua!
  • Crescere o venir su?
  • É arrivato l’arrotino?
  • Gli imprevisti di un viaggio sulle tracce della storia
  • La carta del prosciutto
  • Il rosso stinto del chilometro 107
  • Storia, questa sconosciuta
Appunti & Spunti

Riflessioni e Pensieri di Luca Tosi

Appunti & Spunti

Riflessioni e Pensieri di Luca Tosi

  • Pensieri e Parole
  • Viaggiare con la fantasia
  • Occhio sul mondo
  • Lo sfogo della Domenica
  • Note di vita
    • Storia di una passione
    • Chi sono
    • Contatti
Storia di una passione

Il saluto di Donato e il passaggio a Radio Ok

di Luca Tosi Posted on 1 Maggio 20202 Maggio 2020

1981-82. L’Arezzo rimase primo dall’inizio alla fine del campionato e i tentativi di rimonta delle avversarie furono ricacciati indietro uno dopo l’altro. Gli ottimi risultati raggiunti dalla squadra ci permettevano di lavorare in radio divertendoci. Per un anno la redazione diventò un luogo di incontro di dirigenti, tecnici, giornalisti e semplici appassionati con i quali condividevamo le discussioni sull’Arezzo e, più in generale, sull’intero sport cittadino. 

Nelle conversazioni che nascevano in redazione continuavo a non sbilanciarmi: preferivo ascoltare, piuttosto che intervenire; eppure, pur parlando poco al di fuori degli spazi in trasmissione, avevo la sensazione di essere benvoluto. Ricordo esattamente i volti dei giornalisti aretini di allora i quali, ogni domenica, salivano le scale del palazzo per venire ospiti nei nostri studi. Suonava il campanello e andavo ad accoglierli e mai nessuno faceva pesare la sua esperienza professionale al confronto della mia. 
Penso a chi non c’è più e al buono che ho ricevuto: Giuseppe Aratoli, Don Renato Bertini, Aldo Chiesa, Mario D’Ascoli, Giuseppe Dragoni, Gianfranco Duranti, Mario Giuliattini, Antonio Morelli, Osvaldo Paglicci, Bruno Pichi, Evandro Pomeranzi e Alessandro Rachini.

Verso alcuni di loro avevo un rapporto quasi di soggezione: ricordo, per esempio, le opinioni espresse con stile discorsivo da D’Ascoli e Dragoni, oppure quelle dell’ingegner Chiesa, corrispondente da Arezzo della Rai di Firenze, meno loquace nei modi ma ugualmente interessante nei contenuti. Con altri colleghi avevo maggiore confidenza e ancora oggi, a distanza di trentacinque anni, quando ci incontriamo, viene facile avviare una conversazione sugli argomenti che più ci piacciono.

La domenica, dopo la fine delle partite, avevamo introdotto e resa abituale la pausa caffè in pasticceria. Prima di andare in onda con la lettura dei risultati e la registrazione delle interviste, scendevamo nel Corso e andavamo da Stefano, sul lato opposto del passeggio, dove il caffè veniva accompagnato dall’assaggio dei bomboloni alla crema appena tolti dall’olio. Un rituale che, in quella stagione, diveniva il pretesto per festeggiare le vittorie molto frequenti ottenute dalla squadra. Meno male che avevamo tutto il tempo di digerirli prima di andare davanti al microfono.

A fine maggio, l’Arezzo, tornò in Serie B e la festa, che coinvolse tutta la città, riguardò anche la stampa. Fu una festa alla quale, con toni diversi, si accompagnò quella per la vittoria della Nazionale ai Mondiali di Spagna 1982. Nemmeno gli esami di maturità, sostenuti nel giugno di quell’anno, mi dettero particolare preoccupazione. Vivevo in un clima di euforia e spensieratezza, come si addice a chi ha poco più di diciotto anni e ha ancora la possibilità di sognare. Ricordo ancora il bel regalo che l’avvocato Bruno Pichi, il decano della stampa sportiva aretina, mi consegnò di persona al termine di quella stagione. Era un attestato per il lavoro svolto ma anche un segnale di stima personale che mi dette una grande soddisfazione. 

Finito il campionato, arrivò il momento di pensare alla stagione seguente che si preannunciava impegnativa e ricca di novità. La prima di esse riguardò proprio il nostro gruppo di lavoro. 
Poche settimane dopo la fine del torneo, durante un incontro amichevole in un locale cittadino, Donato Frangipani ci fece sapere che avrebbe lasciato la guida della redazione. Impegni di lavoro, e suoi personali, non gli permettevano di continuare la sua attività davanti al microfono. 
Fu un dispiacere notevole e, nel momento in cui lo comunicò, ci rimasi molto male. D’altronde, se ero entrato alla radio due anni prima, era stato soprattutto per merito suo. Donato si rese conto del mio disagio e, nel salutarmi, mi dette un buffetto sulla guancia dicendomi: «Continua così, e avrai le tue soddisfazioni».

L’estate passò serena e tranquilla, tra la festa amaranto, quella degli azzurri e le vacanze al campeggio Maremma San Souci di Castiglione della Pescaia, dove con i compagni di avventure di allora, organizzavamo partite di calcio dalla durata interminabile, le quali si concludevano o per sfinimento, o per l’abbandono dei protagonisti. 

Ad agosto iniziai a prendere confidenza con l’università. La scelta cadde su economia e commercio, sede di Firenze, Villa Favard, chiamata anche Palazzo Favard, in via Curtatone, angolo Lungarno Vespucci. Allora esisteva la possibilità della cosiddetta preiscrizione. Era una sorta di iscrizione anticipata, che lo studente poteva confermare prima della scadenza di novembre, o, viceversa, ritirare, se avesse deciso di intraprendere un altro percorso di studi. Mi presentai alla segreteria, in via Cittadella, per il ritiro dei moduli e vi sarei ritornato pochi giorno dopo per riconsegnarli, facendo una fila di media durata ma che, almeno a me, sembrò essere interminabile. 

D’altronde, era l’epoca in cui, i cellulari erano quelli della polizia, Pc era ancora la targa di Piacenza e Facebook equivaleva a una parola incomprensibile, della quale nessuno si preoccupava di conoscere il significato. 

L’altra novità importante maturò nei primi giorni di settembre, poco prima che iniziasse il campionato di Serie B. Severino e Daniele vennero a sapere che un’emittente radiofonica emergente, Radio Ok, voleva potenziare i propri servizi sportivi e aveva sondato la disponibilità della nostra redazione ad avviare un certo rapporto di collaborazione. Ciò voleva dire abbandonare Radio Onda di Pietramala, la radio nella quale eravamo cresciuti e grazie alla quale ci eravamo fatti conoscere. La cosa non fu indolore, soprattutto per il dispiacere sincero espresso dall’editore Raffaelli, il quale, nel ringraziarci del lavoro fatto, non pose comunque ostacoli al nostro trasferimento. Iniziava dunque un altro capitolo professionale e di vita: nuovo campionato e nuova emittente.

A ottobre, per la prima volta, salimmo le scale di Palazzo Chianini, in via Cesalpino, sede di Radio Ok. Ci accolse il direttore Umberto Zucchi, il quale subito, in modo garbato, ci fece da padrone di casa mostrandoci gli studi e spiegandoci i motivi per i quali eravamo stati contattati. Gli studi erano bellissimi, con sale di registrazione moderne e con un banco regia che sembrava simile alla pulsantiera di un’astronave. Ricordo ancora il primo volto che notai, davanti al microfono, durante questa visita guidata: fu quello di Patrizia Giommetti, poi diventata una delle conduttrici radiofoniche italiane più apprezzate, con una lunga presenza a Radio Subasio e in altre emittenti di rilievo nazionale.
Iniziava, dunque, un nuovo capitolo della storia. Daniele, Severino, io e Paolo Galletti, diventato corrispondente da Arezzo del Brivido sportivo, eravamo pronti a fare del nostro meglio.

Luca Tosi
Luca Tosi
Sono nato ad Arezzo il 26 luglio 1963. Nel 1980 ho iniziato a collaborare con l’emittente radiofonica Radio Onda di Pietramala. Negli anni successivi, dopo altre esperienze radiofoniche, sono diventato collaboratore della Nazione di Firenze, del Tirreno di Livorno e del periodico Arezzo sport. Nell’ottobre 1983 ho avuto l’opportunità di entrare a Teletruria come collaboratore: sono stato telecronista di vari campionati di calcio, redattore di cronaca e sport, e curatore di alcuni programmi culturali dell’emittente, nella quale lavoro ancora oggi. Nell’anno in cui ho deciso di avviare questo blog, con l’aiuto di un caro amico ingegnere, Nicola Impallomeni, compio 57 anni di vita e quaranta di professione. Forse, era giunto il momento di creare qualcosa di personale per raccontare e raccontarsi. Lo studio della lingua italiana, e il gusto per l’ordine, sono stati gli aspetti più importanti della mia formazione letteraria. Se dovessi prediligere un tipo di scrittura nel quale mi ritrovo, e che ho cercato di portare avanti in questi anni, potrei dire la “scrittura ordinata”, schematica, senza per questo essere monotona. Tralascio ogni altro riferimento alla carriera (collaborazioni con la Rai, ricerca all’università di Perugia, progetti di programmi, uffici stampa, attività all’estero) perché diffido un po’ dei curriculum gonfiati. Non sempre sono credibili e non vorrei fare la figura del pallone bucato da uno spillo.
Il saluto di Donato e il passaggio a Radio Ok

Precedente

Il no di Angelillo
Il saluto di Donato e il passaggio a Radio Ok

up next

Sulle strade della Maremma
Potrebbe piacerti anche..
Il microfono con i fili
Il microfono con i fili
Posted on 1 Maggio 202024 Maggio 2020
Calcio e pallacanestro
Calcio e pallacanestro
Posted on 29 Aprile 20202 Maggio 2020
Quel treno per Taranto
Quel treno per Taranto
Posted on 1 Maggio 202029 Luglio 2020
Il no di Angelillo
Il no di Angelillo
Posted on 1 Maggio 20202 Maggio 2020

Articoli pubblicati

I tesori sacrificati
Abbiamo a disposizione un’infinita di luoghi che il mondo ci invidia. L’Italia e le sue regioni sono ricche di testimonianze storiche di epoche passate, spesso unite alla bellezza naturale di ...
Luca Tosi
21 Giugno 2020
Lo sfogo della Domenica
Il pacchetto al telefono
Il tema è di stretta attualità, soprattutto oggi che le vendite telefoniche, o tramite internet, hanno avuto una crescita quasi esponenziale. Riguarda la stipula di contratti attraverso il telefono, senza, ...
Luca Tosi
4 Ottobre 2020
Lo sfogo della Domenica
Un corno al virus e senza nemmeno chiedergli scusa
Quale differenza c’è tra eccitarsi e avere piacere? In apparenza sono due concetti simili, ma in realtà sono molto differenti. Premesso che non è indispensabile l’intimità fisica (quella è un ...
Luca Tosi
29 Aprile 2020
Pensieri e Parole
Perché è nato questo blog
Sono nato ad Arezzo il 26 luglio 1963. Nel 1980 ho iniziato a collaborare con l’emittente radiofonica Radio Onda di Pietramala. Negli anni successivi, dopo altre esperienze radiofoniche, sono diventato ...
Luca Tosi
13 Giugno 2020
Note di vita
Il rispetto dovuto (che spesso manca)
Corrono, saltano, scodinzolano, o fanno le fusa. Gli animali, soprattutto quelli domestici, fanno parte integrante della nostra vita quotidiana. La loro presenza è divenuta familiare per molti di noi e ...
Luca Tosi
5 Luglio 2020
Lo sfogo della Domenica
Crescere o venir su?
I giovani non trovano un lavoro? Tornino a occuparsi della coltivazione dei campi e riprendano in mano un’attività che, per secoli, è stata quella prevalente del sistema economico nazionale: l’agricoltura. ...
Luca Tosi
9 Agosto 2020
Lo sfogo della Domenica
Sulle strade della Maremma
Non mi accade sovente di andare in Maremma in autunno ma, quando capita, ci vado sempre volentieri. Pur essendo abituato a frequentarla in estate sono comunque incuriosito dal visitarla anche nei mesi ...
Luca Tosi
2 Maggio 2020
Viaggiare con la fantasia
Gli imprevisti di un viaggio sulle tracce della storia
La vera rivoluzione, si dice, è quella di internet e dei telefonini. Vero. Sono lontani i tempi nei quali Pc era la targa di Piacenza, i cellulari erano quelli della ...
Luca Tosi
28 Luglio 2020
Viaggiare con la fantasia
Il no di Angelillo
Era una bella serata di fine novembre, quella di Taranto. Il clima, benché fossimo in autunno inoltrato, era mitigato dall’effetto del mare. Non era necessario indossare un soprabito pesante; il ...
Luca Tosi
2 Maggio 2020
Storia di una passione
Il rosso stinto del chilometro 107
L’Italia ne è piena. Si riconoscono soprattutto per il colore delle loro facciate, una tonalità di rosso, definito «pompeiano», che le rende riconoscibili anche da alcuni chilometri di distanza. Sono ...
Luca Tosi
25 Luglio 2020
Viaggiare con la fantasia
Il microfono con i fili
Il desiderio di trasmettere al microfono si era, dunque, realizzato e, oltretutto, a poche centinaia di metri da casa, nel centro di Arezzo, dove aveva sede la radio. La cosa curiosa ...
Luca Tosi
24 Maggio 2020
Storia di una passione
Quando il portone rimane chiuso
Un portone chiuso, una finestra sprangata e uno stato di abbandono che suscita profonda tristezza. È la situazione, sempre più ricorrente, nella quale si trovano i borghi antichi esistenti sul ...
Luca Tosi
12 Luglio 2020
Lo sfogo della Domenica
Gli occhi del gatto
Come è cambiato il nostro punto di osservazione durante la fase di emergenza sanitaria. Ho provato a descriverlo in queste righe, pubblicate il 16 marzo. Mi chiedo quale sia la ...
Luca Tosi
2 Maggio 2020
Pensieri e Parole
Ricordando Anna
Scrivo questo racconto ripensando a un momento della mia vita molto particolare. Il tempo è galantuomo e ha il merito di rendere meno dolorose anche le circostanze più difficili da ...
Luca Tosi
12 Luglio 2020
Pensieri e Parole
L’acqua sotto i ponti
Il ponte ferroviario in fotografia è quello vicino al piccolo paese di Bagnaia, in provincia di Viterbo. Per le sue caratteristiche architettoniche viene segnalato anche nell’enciclopedia Treccani. Fu costruito tra ...
Luca Tosi
6 Settembre 2020
Lo sfogo della Domenica
In viaggio verso il mare
Avevo due anni ed è un’esperienza che ho vissuto solo per via riflessa: ma mi è stata raccontata così tante volte che è come se ne fossi stato partecipe. Avere ...
Luca Tosi
12 Luglio 2020
Note di vita
Le notti di Visso
Sono passati quattro anni dal terremoto che devastò i territori dell’Italia centrale. L’intensità delle scosse fu forte e prolungata, forse la più elevata avvertita in quelle zone in epoca moderna, ...
Luca Tosi
23 Agosto 2020
Lo sfogo della Domenica
Calcio e pallacanestro
Dice che si diventa giornalisti per caso: un colpo di fortuna, un’occasione favorevole, una circostanza imprevedibile. In parte è vero, e anche l’esperienza personale di chi scrive ha seguito questo ...
Luca Tosi
2 Maggio 2020
Storia di una passione
I rifiuti abbandonati e il concorso di colpa
Quanto interesse abbiamo per tutelare l’ambiente naturale che ci circonda? Quanto ci diamo da fare, nel nostro piccolo, per proteggerlo? Non è agevole dare una risposta. Ciascuno, forse, ne fornirebbe ...
Luca Tosi
30 Giugno 2020
Lo sfogo della Domenica
Le luci della Biodola
Osservare il mare, in certe ore del giorno, soprattutto quelle della sera, regala un senso di particolare serenità. Fermarsi sulla spiaggia e puntare lo sguardo verso l’orizzonte fa capire quanto ...
Luca Tosi
14 Agosto 2020
Viaggiare con la fantasia

Articoli recenti

  • Lo specchio che non riflette 24 Ottobre 2020
  • Il silenzio dei centri storici 18 Ottobre 2020
  • Il pacchetto al telefono 4 Ottobre 2020
  • La ruggine sui binari 27 Settembre 2020
  • Il lago è tratto (e l’Italia da amare) 13 Settembre 2020
  • L’acqua sotto i ponti 6 Settembre 2020
  • Il mostro di pietra e quello invisibile 29 Agosto 2020
  • Le notti di Visso 22 Agosto 2020
  • Fuoco? No: acqua! 15 Agosto 2020
  • Crescere o venir su? 9 Agosto 2020
Copyrights © 2020 Luca Tosi. All Rights Reserved.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok